È molto frequente per una donna sentir dire che durante la gravidanza non è opportuno effettuare interventi odontoiatrici poiché potrebbero essere dannosi per il feto. Quanto si può considerare vera questa affermazione?
A partire dagli anni ‘90 sono stati condotti diversi studi che hanno portato alla luce legami tra malattie parodontali, infiammazioni dovute a batteri e problematiche del feto, quali:
- aborto spontaneo
- ritardo nella crescita
- lesioni e rotture di membrane
- scarso peso del neonato
- parti prematuri
È inoltre noto che le variazioni ormonali, che normalmente si manifestano durante la gravidanza, influiscono negativamente sullo stato delle gengive e sulla formazione di infiammazioni nella bocca della futura mamma.
La visita prima di tutto
È molto importante eseguire una visita odontoiatrica prima di avere una gravidanza. Questo perché la disponibilità a livello di tempistiche e la possibilità di poter assumere i farmaci che normalmente vengono somministrati, è ridotta. Suddividendo la gravidanza in trimestri si può considerare più fastidiosa l’esecuzione di un trattamento durante il primo trimestre. E’ infatti in questo periodo che il feto è in piena formazione e la somministrazione di anestetici, farmaci per la cura delle infezioni, può compromettere il suo sviluppo. È consigliabile, quindi, eseguire trattamenti durante il secondo trimestre, tra la quattordicesima e ventesima settimana, quando la possibilità di interruzione della gravidanza è inferiore.
Collaborazione tra professionisti
Nel caso in cui fosse necessario recarsi dall’odontoiatra durante la gravidanza è importante che il medico contatti il ginecologo. Il dentista deve poter avere un riscontro sulla possibilità di somministrazione di determinati farmaci, che non siano dannosi per il bambino e che non abbiano effetti indesiderati se assunti insieme ad altri medicinali specifici per la gravidanza.
Radiografie: si o no?
Un dubbio comune riguarda la possibilità di eseguire radiografie durante una gravidanza. Istintivamente si potrebbe pensare che una radiografia sia pericolosa per il feto. Tale affermazione non risulta corretta, perché diventa dannosa solo nel caso di assenza delle giuste precauzioni. Se la donna viene munita di un apposito grembiule piombato, le quantità di radiazioni che raggiungono il feto sono di una quantità notevolmente inferiore alle dosi considerate dannose. Altra possibilità ci viene fornita dalla tecnologia che ad oggi permette di ridurre l’emissione radiogena qualora si utilizzino macchinari di ultima generazione.
Per evitare l’insorgenza di problematiche orali, il Ministero della Salute ha stilato un elenco di raccomandazioni utili per avere un corretto stile di vita durante la gravidanza. Si riportano i punti più importanti:
Inizia dal pancione il futuro dei denti
“Nell’ultimo trimestre di gravidanza la madre assumerà un milligrammo di fluoro al dì”, raccomanda Luca Levrini, ricercatore della Clinica Odontoiatrica all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese; “la formazione dei denti avviene già nella vita intrauterina: è necessario che una sufficiente quantità di fluoro raggiunga il feto, attraverso la placenta, in via di sviluppo. In gravidanza è inoltre utile che la madre si sottoponga a controlli periodici e provveda ad adeguate e maggiori manovre di igiene orale (collutorio al fluoro e alla clorexidina) in previsione del frequente contatto tra la sua bocca e la cavità orale del figlio”.
Perchè è importante l’igiene orale in gravidanza?
Una condizione di igiene e salute ostacolerà la trasmissione dei germi al bebè e metterà al riparo la mamma da infiammazioni gengivali spesso causate da una salivazione più viscosa che rende meno efficace il naturale processo di autodetersione del cavo orale.
Da tempo i pediatri sottolineano gli indiscutibili vantaggi dell’allattamento al seno, ma se non fosse possibile “è meglio utilizzare biberon con tettarelle anatomiche a forma di ciliegia, la cui forma riproduca fedelmente il capezzolo materno, in modo da ricreare una situazione funzionale ideale”, precisa Levrini. “Il latte, non deve defluire rapidamente, ma essere assunto con il coinvolgimento dei muscoli della bocca e quindi i fori sulla tettarella non devono essere troppo larghi”