Chi ha avuto almeno una volta un’afta nel proprio cavo orale sa quanto questo piccolo ospite sia fastidioso e indesiderato.
L’afta: un’ulcera dolorosa
Tecnicamente l’afta è un’ulcera dolorosa causata dalla rottura della mucosa orale, ha una forma tondeggiante ed un diametro di pochi millimetri. L’afta generalmente compare e scompare da sola dopo 4-8 giorni. Spesso sono un evento cronico e il soggetto ha vari episodi annui, tipicamente dai 3 ai 6. Questo problema interessa il 20-25% della popolazione mondiale, colpisce maggiormente le donne. I picchi si hanno tra i 10 e i 30 anni ed è prevalente nei paesi più sviluppati e nelle fasce economiche più elevate.
Nessun contagio
Le afte non sono contagiose e non sono trasmissibili. Sebbene siano stati fatti molti studi, le cause non sono ancora note. Vi sono varie ipotesi e probabilmente si tratta di un evento dovuto alla compresenza di più fattori. Tra questi si ritiene che i principali siano: una predisposizione genetica, lo stress, una risposta immunitaria, intolleranze alimentari, squilibri ormonali (come nei giorni delle mestruazioni), carenze di vitamine o minerali o l’assunzione di particolari farmaci (per esempio, sui soggetti predisposti possono comparire dopo una cura con antibiotico).
Cosa fare in caso di afta?
Le afte tendono a guarire spontaneamente e non è necessario un trattamento farmacologico, tuttavia essendo dolorose si può tentare di alleviare il fastidio: il primo passo è avere una corretta igiene orale, inoltre l’uso di un collutorio senza alcool può facilitare la guarigione dell’ulcera. E’ consigliato evitare cibi acidi e piccanti che aumenterebbero l’infiammazione. Alcuni rimedi naturali danno sollievo al bruciore, tra questi ricordiamo il bicarbonato, l’aloe vera, l’olio di cocco ed il tè, tutti prodotti da utilizzare per fare risciacqui o da applicare direttamente sulla lesione.
Soluzione definitiva o temporanea?
In rari casi è possibile risolvere il problema all’origine: se si sospetta un’allergia o un’intolleranza alimentare è importante effettuare un adeguato test e variare l’alimentazione di conseguenza, per evitare oltre alle afte anche le altre possibili problematiche. Per le carenze alimentari si possono effettuare delle analisi ed integrare gli elementi carenti nella dieta seguendo le indicazioni del proprio medico. Per le donne anche l’assunzione di un contraccettivo orale può causare squilibri ormonali che possono originare le afte. In questo caso è opportuno chiedere un parere al proprio ginecologo che eventualmente prescriverà un altro contraccettivo.