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Storia dell’igiene orale: tra leggende e cura dei denti

La testimonianza più antica sulla storia dell’igiene orale giunta fino a noi risale a 9000 anni fa: 11 molari, rinvenuti su scheletri in un villaggio neolitico nell’attuale Pakistan, rivelano segni di cure dentistiche e veri e propri “fori da trapano”. Di tali fori, ottenuti con trapani manuali in selce, ne sono stati trovati alcuni resti. Dello stesso periodo sono anche le prime otturazioni dentali con composti a base di cera d’api.

Una leggenda che viene da lontano sulla storia dell’igiene orale

Insieme alle prime cure, si iniziano a diffondere anche le prime leggende: la leggenda del verme dei denti nasce probabilmente nel 5000 a.C. nella civiltà sumera ma si diffonde in diverse varianti in tutte le principali civiltà del mondo (antica India, Egitto, Giappone e Cina) giungendo fino al Medioevo! Una tavoletta babilonese del 1800 a.C. riporta una versione della leggenda: “venuto al mondo dal fango e con un grande appetito, il verme prega gli dei di dargli la grazia di abitare tra i denti e la gengiva dell’uomo, luogo di grande abbondanza di cibo e bevande; esauditagli tale richiesta, il verme si insedia nella bocca umana dove man mano scava cunicoli e caverne, generando il tormento infernale del mal di denti.”

Quando nasce il dentifricio?

Tra il 5000 e il 1000 a.C., oltre alle leggende, compare anche l’antenato del dentifricio in diverse varianti: un miscuglio di corteccia, menta e allume, un sale minerale, per la Mesopotamia; un impasto di estratti vegetali di crespino e pepe per l’antica India; in Egitto, verderame e incenso e, per le principesse, un impasto a base di mirra dolce e fiori.

Il più antico dentista conosciuto è Hesy-Re, medico e scriba egiziano del 2600 a.C. Sulla sua tomba si legge “il più grande di coloro che si interessarono ai denti e di tutti i medici”. Degli egizi sono anche i primi testi di malattie dentali e rimedi per il dolore, i Papiri Ebers. Nel 400 a.C. il medico dell’antica Grecia, Ippocrate, esortava a non credere alla storia del verme e a lavarsi denti e gengive ogni giorno. Ippocrate stesso ed Aristotele e in seguito Celsus, scrittore medico romano, scrissero di odontoiatria: dai loro scritti sappiamo che in Grecia e a Roma si praticavano numerose cure quasi “moderne”, come l’utilizzo di filo metallico per stabilizzare i denti mobili e le fratture della mascella.

Per gli Arabi la cura dell’igiene orale assume anche un significato religioso, dato che dal 600 d.C. la parola di Maometto impressa nel Corano raccomanda di: “Tenere pulita la bocca perché da lì passa la lode a Dio!”.

La salute dentale in Europa

Il Medioevo in Europa è un periodo di decadenza per la salute dentale: non si praticava alcuna igiene orale e il mal di denti era molto diffuso, soprattutto tra i nobili, la cui alimentazione era ricca di cibi dolci. Dame e cavalieri con il loro ventaglio nascondevano spesso denti mancanti e aliti pesanti. Per combattere il dolore si provavano riti magici o preghiere a Sant’Apollonia (santa patrona di dentisti, igienisti dentali e odontotecnici). Altri rimedi sono impacchi di sterco di lupo e mele marce, massaggi con cervella di lepre e pelo di pecora tritato fine. Vengono utilizzati persino risciacqui di urina e spesso alla fine si passava alla rimozione dei denti tramite tenaglie, pratica affidata a barbieri-chirurghi.

Finalmente lo spazzolino

Per la nascita dello spazzolino bisogna attendere fino al 1500 d.C. In Cina vengono creati spazzolini con setole costruite da fibre naturali, che erano però troppo morbide e si deterioravano rapidamente.

Nel sedicesimo secolo anche in Europa si rincomincia a scrivere di odontoiatria. Solo nel diciottesimo secolo nasceranno le cure e gli strumenti moderni e si diffonderà l’igiene orale tra le classi abbienti, per diventare un fenomeno di massa solamente nel secolo scorso.

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